mercoledì 10 giugno 2015

Ironman 70.3 Rapperswil


Pensieri durante la gara:
"odio il triathlon,
odio questo sport,
odio alzarmi all'alba per una gara,
odio correre, odio nuotare e la bici mi fa cagare,
ma perche devo faticare cosi?!
ma chi cazzo e' questo che mi passa in salita quasi fossi fermo...
e questaaa???...Odio le donne con bici spaziali che mi staccano in salita!
ora mi fermo, si, ora mi fermo.
Basta.
Mi stendo li nel prato e butto la bici nel lago!
Ma va a cagare, sono una merda mi passano anche i bambini col triciclo...
domani mattina straccio la tessera FITRI e vaffanculo all'Ironman..."
Pensieri sulla linea del traguardo:
"AMO il triathlon,
AMO questo sport,
AMO alzarmi all'alba per una gara,
Amo correre, amo nuotare e la bici mi fa sognare,
che meraviglia sentire le gambe che bruciano di fatica!
Non mi fermo, no, non mi fermo piuuu',
Domani mattina mi iscrivo all'Ironman di Barcellona!..."

Rapperswil e' stato cosi!
Un alternarsi di pensieri, emozioni e sensazioni contrastanti.
Giornata estiva con cielo terso e sole splendente, sono carico mentre indosso la muta. Obiettivo e' limare un poco il tempo dell'anno scorso. So che ho fatto progressi in bici e sono ben allenato nel nuoto, la corsa e' il mio punto debole, ma daro' tutto e vedremo...
L'acqua e' fredda e la frazione di nuoto non va come pensavo. 36 minuti e il garmin mi dice che ho fatto 2100mt invece che 1900...non riesco a mantenere una traiettorio dritta...!
Ok, ma ho la bici per recuperare.
Parto forte e concentrato, ma gia la prima salita mi stronca. Sento le gambe dure e non salgo agile ma sembro incatramato...ok e' uno strappo duro penso, tienilo, addomesticalo e poi ti riprendi.
Invece niente, ho patito tutte le salite, sono andato meglio in discesa dove ho guadagnato parecchie posizioni toccando i 72km/h.
Ma poi il secondo giro ho sofferto veramente come un cane, arrancavo come un'auto senza benzina che tossisce gli ultimi sussulti...
Comunque chiudo la bici in 3h7min, pensavo peggio. Prendo la red bag e mi cambio scarpe e calze.
Mi fermo al cesso perche ho lo stomaco sottosopra.
Parto di corsa, mi sembra di avere un passo brillante ma al primo km guardo il garmin e sono a 5:43...!!!
Ma come possibile!???
Niente, probabilmente il caldo (sui 33 gradi) mi ha debilitato.
Verso il 7km mi ragginge il Gavazzi (lui era gia al secondo giro), il nostro dialogo:
Lui (arrivando da dietro e vedendo il body) "cazzo, ciao Busto"
Io (lo riconosco quando mi affianca) "cazzo Gava sono il fratello del Mauri"
Lui:" cazzo non ti avevo riconosciuto"
Io: "cazzo, io non riconoscerei neanche mia mamma"
Lui: "quanto cazzo era dura la bici?"
Io: "quanto cazzo di caldo fa?"
Lui: "cazzo, vado ci vediamo al traguardo"
Io: "vai, cazzooo"
Lui ha aumentato il passo gia buono e io invece sono naufragato nella pece della calura e non sono riuscito  piu' a riprendermi e ho fatto la peggiore frazione di corsa da quando faccio triathlon.
Comunque alla fine arriva sempre il traguardo e sempre la gioia e l'emozione ti fanno dimenticare tutto.
Anche quest'anno bellissima gara, bellissima location e ottima organizzazione!
La scalinata della morte mi ha veramente spezzato le gambe ma che dire...
...L'anno prossimo ci saro' ancora!!!









2 commenti:

  1. Grande, Gianluca! Ammiro la tua impresa! E soprattutto come la sai rendere magnificamente efficace. Non conoscevo l'Ironman 70.3 Rapperswil, ma ora immagino come potrebbe essere...
    I pensieri sulla linea del traguardo sono la nostra "torta" di mele preferita. Anzi, sono gli ingredienti della torta... sono le mele zuccherate nella farina dei ricordi, che devono essere ben cotti per essere digeriti e fornire nuova energia...
    Continua così! Ti seguirò per gustarmi buonissimi racconti!
    Ciao!, Mariano

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grande Mariano, grazieee.
      E' vero! Le emozioni dell'arrivo sono indescrivibili!
      E tutta la fatica si scioglie nella gioia del traguardo...
      Stammi bene, ci si vede sulla strada!

      Elimina